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Paolo Iarlori da il benvenuto in FDI a Mari e Cacciapuoti.



CIVITAVECCHIA – Il coordinatore del circolo Almirante di Fratelli d’Italia di Civitavecchia, Paolo Iarlori, esprime grande soddisfazione nel dare il benvenuto nel partito ad Emanuela Mari e Raffaele Cacciapuoti, rispettivamente presidente del Consiglio Comunale e consigliere comunale di Civitavecchia. "Il loro ingresso - ha dichiarato - premia il nostro progetto politico e lo rafforzano in maniera significativa".

Così in una nota il Coordinatore cittadino Paolo Iarlori:

«In qualità di coordinatore di Fratelli d’Italia di Civitavecchia esprimo grande soddisfazione nel dare il benvenuto in Fratelli d’Italia, a nome di tutti i nostri iscritti e simpatizzanti, ad Emanuela Mari e Raffaele Cacciapuoti, rispettivamente presidente del Consiglio Comunale e consigliere comunale.

Le adesioni di Mari e Cacciapuoti premiano il nostro progetto politico e certamente rafforzano in maniera significativa il nostro Partito, che si afferma anche a livello locale quale forza politica leader del centrodestra.

Anche grazie al contributo che Emanuela Mari e Raffaele Cacciapuoti potranno offrire, sono certo che Fratelli d’Itali potrà essere determinante per ricostruire una coalizione di centrodestra forte e vincente anche a livello locale, così come ha già dimostrato di essere a livello nazionale con la straordinaria vittoria alle recenti elezioni politiche e con l’avvento del governo Meloni.

È fondamentale che queste importanti adesioni giungano alla vigilia della importante sfida delle elezioni regionali, con le quali Fratelli d’Italia ed il centrodestra si propongono, dopo dieci anni di malgoverno della sinistra, di liberare il Lazio ed amministrare un ente fondamentale per la vita dei cittadini, ricordando che, ai cittadini di Civitavecchia, dieci anni di malgoverno Zingaretti, sostenuto da PD e Movimento 5 Stelle, abbiano portato esclusivamente l’addizionale IRPEF più alta d’Italia ed un mega-biodigestore, perché da Zingaretti e compagni il nostro territorio è sempre stato considerato e trattato come la discarica di Roma».

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