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Attacco Anpi, la risposta di Fratelli d'Italia Civitavecchia: “Pensano sia ancora in corso la guerra civile”.


CIVITACECCHA - «Sono lusingato di ricevere tante attenzioni dai “compagni” dell’Anpi, che hanno notato un mio post pubblicato su facebook per ricordare, nell’anniversario della morte, il grande Pino Romualdi, per oltre trenta anni democraticamente eletto prima in Parlamento italiano e poi nel Parlamento europeo ed uno dei punti di riferimento storici della Destra nazionale italiana».

Inizia così la replica del coordinatore locale di Fratelli d'Italia, per gli attacchi pretestuosi e strumentali ricevuti dall'Anpi Civitavecchia.  

«Il destino volle - afferma Iarlori - che il 22 maggio 1988 Pino Romualdi morì, proprio il giorno prima di Giorgio Almirante, altro grande uomo politico e storico segretario del Msi al quale il nostro circolo di Civitavecchia è intitolato e del quale sono onorato di essere presidente.

Bisognerebbe ricordare ai compagni della sezione ANPI di Civitavecchia - continua il Presidente del Circolo Almirante - che a rendere omaggio alle salme di questi due grandi uomini politici, Romualdi ed Almirante, nella camera ardente allestita nella sede del Movimento Sociale Italiano, si recò, insieme a tantissimi Italiani che vollero salutare un’ultima volta questi due grandi personaggi politici, anche una delegazione del Partito Comunista italiano composta da Nilde Iotti, che era all’epoca presidente della Camera dei Deputati, e Giancarlo Pajetta! Due grandi esponenti comunisti, da avversari, nel maggio 1988 resero omaggio, dunque, a Giorgio Almirante ed a Pino Romualdi, riconoscendone lo spessore umano e politico.

Nel 1984 Giorgio Almirante per primo diede l’esempio rendendo omaggio alla salma di Enrico Berlinguer, storico segretario del Partito Comunista italiano, nella camera ardente allestita in via delle Botteghe Oscure.

Nel maggio 2023 l’Anpi di Civitavecchia si preoccupa di scrivere un comunicato stampa livoroso e carico di odio, inneggiando ancora alla divisione tra Italiani, come se fosse ancora in corso la guerra civile tra fascisti ed antifascisti, categorie superate con la fine della Seconda Guerra mondiale quasi ottanta anni fa. Questa ANPI fa rimpiangere perfino la vecchia sinistra comunista!», conclude lapidario Paolo Iarlori.

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