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Fratelli d'Italia: “Contrari ad ogni forma di indottrinamento gender nelle scuole”.


CIVITAVECCHIA - «Fratelli d’Italia è da sempre fermamente contraria ad ogni forma di indottrinamento gender nelle scuole: continuiamo ad essere preoccupati per il coinvolgimento di bambini ed adolescenti in tematiche come quelle dell’ideologia gender che generano solo confusione e senso di insicurezza», afferma il capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia Raffaele Cacciapuoti.

CIVITAVECCHIA - «Anche a Civitavecchia siamo in prima linea nella difesa di bambini ed adolescenti e siamo pronti a sostenere ogni iniziativa promossa per contrastare progetti finalizzati ad introdurre nelle scuole, addirittura nella scuola primaria, attività scolastiche volte ad indottrinare alunni e studenti sul concetto di identità di genere, a prescindere dal sesso biologico, nonché per contrastare iniziative come le cosiddette carriere alias, permettendo spesso con grande leggerezza, con l’adozione di regolamenti scolastici a dir poco discutibili, di scegliere, sempre a prescindere dal sesso biologico, nomi maschili o femminili con i quali essere chiamati», dichiara la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Emanuela Mari.

Fratelli d’Italia a Civitavecchia è pronta a contribuire a raccogliere le firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare “Stop indottrinamento gender nella scuola pubblica” ed a sostenere ogni iniziativa finalizzata a contrastare il tentativo di introdurre le pericolose teorie gender nelle scuole: «Una battaglia che ci vede schierati in difesa di valori fondamentali da sempre patrimonio della destra e di tutte le forze politiche di centrodestra, come anche, ad esempio, la Lega, con la quale, anche a livello locale, siamo in perfetta sintonia su questa tematica così come su altre questioni come la promozione e tutela della maternità, della famiglia naturale e della difesa della vita. Temi sui quali è chiara ed evidente l'enorme distanza con la sinistra materialista e relativista, che, oltre a sostenere e promuovere con disinvoltura l’indottrinamento gender, cerca anche di ridicolizzare e demonizzare quanti non la pensino come loro. Emblematico il tentativo della sinistra, sventato grazie a Fratelli d’Italia e le altre forze di centrodestra, di far approvare nella scorsa legislatura una legge, il famigerato ddl Zan, che tentava di introdurre nel nostro ordinamento addirittura nuovi reati di opinione, criminalizzando il pensiero di chi, come noi, ritiene fondamentale difendere la famiglia naturale e tutelare bambini ed adolescenti dalle degenerazioni dell’ideologia gender», conclude il coordinatore di Fratelli d’Italia di Civitavecchia Paolo Iarlori.

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