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Fratelli d'Italia: Fortemente contrari all’aumento dell’aliquota Irpef a Civitavecchia



CIVITAVECCHIA – «Apprendiamo, con un certo stupore, dalla stampa che secondo l’assessore al Bilancio Florinda Tuoro l’attuale amministrazione sarebbe costretta all’aumento dell’addizionale IRPEF alla massima aliquota consentita per presunte scelte effettuate dalla precedente Amministrazione».

Inizia così una nota del Coordinamento comunale di Fratelli d'Italia Civitavecchia che interviene, allarmato, dopo le recenti dichiarazioni dell’assessore al Bilancio.

«Ebbene – incalzano -, a parte il fatto che non si chiarisce quali scelte imporrebbero questo passaggio, un dato è certo, la precedente Amministrazione con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 08/02/2024 ha approvato la nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione (DUP) per il triennio 2024-2026, prevedendo un eventuale aumento, solo dal 2026, dell’aliquota Addizionale IRPEF allo 0,8% (gettito stimato +2,1 MLN di euro) unicamente nella denegata ipotesi di mancata sottoscrizione di un nuovo accordo con ENEL. In tal senso, va ricordato che l’Amministrazione 5 Stelle, in carica tra il 2014 e il 2019, ha sottoscritto una “attualizzazione” della convenzione con ENEL che penalizzò fortemente le casse dell’ente, prevedendo addirittura che fosse la città di Civitavecchia a restituire complessivamente oltre 17 milioni di euro ad Enel, tramite compensazioni con altri soldi dovuti dalla spa elettrica e, dal 2023, con la riduzione di 1MLN di euro all’anno del versamento da parte di ENEL della maggiorazione IMU. Dal 1° gennaio 2026, tale maggiorazione verrà completamente azzerata, con la chiusura di Tvn, con una riduzione in entrata di circa 6 MLN».

FdI spiega che, al momento di rientrare nella precedente amministrazione nel 2023, i meloniani avevano «chiesto ed ottenuto che si avviasse con ENEL una interlocuzione serrata, finalizzata alla sottoscrizione di un nuovo accordo, con cui scongiurare l’azzeramento del contributo e, di conseguenza, poter evitare anche l’aumento, nel 2026, dell’addizionale IRPEF. Ora invece, l’aumento immediato dell’addizionale IRPEF da parte dell’attuale Amministrazione, può far desumere che non ci sia la volontà di stipulare un nuovo accordo con ENEL: del resto, la componente 5 Stelle che, al tempo, sottoscrisse lo “scellerato” accordo con ENEL stessa, che annullò anche 300 milioni di investimento sull’eolico di Enel, è presente, in maniera consistente, nell’attuale Amministrazione dove evidentemente si deve ora pagare internamente il prezzo dell’accordo che pur di vincere le elezioni ha portato alla “grande ammucchiata del ballottaggio” che ha sovvertito l’esito del primo turno. Permettere ad ENEL – tuonano da Fratelli d’Italia - , dopo aver sfruttato il nostro territorio per oltre cinquanta anni, di abbandonarlo, anche azzerando completamente, a far data dal 2026, il contributo derivante dalla maggiorazione IMU, sarebbe grave, oltre che preoccupante, andando a gravare pesantemente sulle tasche dei Civitavecchiesi, che hanno pagato un tributo, in termini di impatto ambientale e ricadute sulla salute, già elevatissimo alla servitù energetica in questi ultimi decenni».

Fratelli d’Italia promette che «si batterà perché ciò non accada: ENEL deve continuare a versare il contributo per la maggiorazione IMU, quanto meno fino a quando la centrale non sarà completamente demolita e l’addizionale IRPEF deve rimanere ferma allo 0,6 come la precedente amministrazione aveva garantito e deve essere concordato e condiviso un percorso che per il dopo carbone tuteli le imprese locali e i livelli occupazionali».

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